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Circonomia e il cibo del futuro

Abbiamo partecipato in qualità di relatori ad un webinar organizzato da Circonomia il 29 giungo 2021 su un tema interessantissimo, il cibo del futuro.

Rivedi il webinar di Circonomia sul cibo del futuro cliccando su questo link

Moderati da Roberto Cavallo, imprenditori illuminati hanno parlato di elicicoltura e allevamenti di bovini sostenibili.  Anche noi abbiamo dato il nostro contributo parlando di insetti commestibili. Focus: grillo acheta domesticus!

Quali sono i principali messaggi del webinar sul cibo del futuro

Le considerazioni emerse nel webinar sono molteplici. Si è parlato di economia circolare, e di come un’agricoltura sostenibile possa davvero contribuire,  in tutte le filiere, a modelli virtuosi di economia circolare, o, come nel caso delle chiocciole, addirittura elicoidale.

In questo senso, anche gli insetti commestibili possono implementare sia a monte che a valle della filiera modelli virtuosi di economia circolare. Si pensi per esempio all’utilizzo di mangimi “circolari” provenienti dal recupero di alimenti non consumati e destinati allo scarto (senza però che  siano considerati rifiuti). O, a valle del processo di allevamento, si pensi a quanto le deiezioni dei grilli possano diventare prezioso concime facilmente gestibile per la sua forma non liquida e concentrata.

Si è parlato di consumo di acqua, di integrazione tra le varie filiere agricole, di possibili sinergie tra allevamenti tradizionali e allevamenti innovativi, come quelli degli insetti edibili.

Come i consumatori vedono il cibo del futuro?

Il prof. Corvo ha affrontato, tra l’altro, anche il tema dell’approccio del consumatore verso i cibi nuovi e le novità gastronomiche.

In questo senso, gli insetti commestibili sono meno conosciuti alla nostre latitudini di quanto possano esserlo, per esempio, le chiocciole, già note in molte delle nostre regioni e parte della nostra cultura culinaria.

Eppure, nella storia dell’alimentazione occidentale, i cibi nuovi, importati da paesi lontani nei secoli scorsi, hanno sempre caratterizzato l’evolversi delle abitudini alimentari locali, Pensiamo all’introduzione in Europa della pianta del pomodoro, del tubero della patata, del mais. Cosa sarebbe la nostra dieta mediterranea senza questi cibi “nuovi”?

Anche il sushi, un fenomeno dell’ultimo ventennio, è diventato uno dei cibi più apprezzati dai giovani, e non solo da loro. Ma se guardiamo al tempo dei nostri nonni, probabilmente, essi avrebbero storto un pò il naso al solo pensiero di mangiare pesce crudo su un dito di riso bianco prima del riposo notturno!

Un cibo del futuro che viene da lontano

Quando parliamo di grilli commestibili, e di entomofagia in generale, pensiamo sempre a cibi e pratiche alimentari molto lontane dalle nostre abitudini. Eppure questi alimenti, oggi consumati nel mondo da oltre 2 miliardi di persone, sono stati in passato alimenti comuni anche a latitudini più occidentali. Nella Bibbia si racconta come nel deserto San Giovanni si cibasse di locuste e miele, e in molti scritti romani si legge di come i gladiatori si fortificassero con zuppe ento-arricchite per rafforzarsi prima delle battaglie.

Leggi il nostro blog: insetti commestibili nella storia

Insomma, questo cibo oggi visto come fonte di innovazione e considerato Novel Food dalla legislazione Europea, è forse uno dei tanti alimenti del futuro. Ma che viene dal passato!

 

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