L’ innovazione in un allevamento di grilli
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L ‘innovazione in un allevamento di grilli commestibili è fondamentale per raggiungere alti standard di qualità e di produzione.
Cosa significa innovazione in un allevamento di grilli commestibili per Alia Insect Farm
Come start up innovativa agricola, stiamo lavorando per migliorare diversi punti di attenzione evidenziati in questi ultimi mesi dall’osservazione attenta delle tipologie diverse di casse e sistemi adottati nel nostro lab.
Avere un allevamento in versione “lab” consente infatti di osservare nel “piccolo” per poter poi replicare quanto appreso su larga scala.
Vediamo alcuni degli aspetti “osservati” nei piloti di Alia Insect Farm sui quali stiamo lavorando per trovare nuove soluzioni. Riportiamo 3 esempi di bisogni individuati nel nostro lab. Abbiamo cercato di rispondere con soluzioni innovative, in studio presso il nostro lab.
Bisogno 1: ridurre il tempo contatto insetti – frass nell’allevamento di grilli commestibili
Ci sono diverse possibili soluzioni per ridurre il tempo di contatto tra i grilli e il frass da essi stessi prodotto. La pulizia e l’igiene delle casse di allevamento classiche comportano molte ore di attività da parte dell’operatore. Oltre a questo, più l’operatore viene a contatto con i grilli, più alto è il rischio che gli insetti si “stressino”. Per pulire le casse, poi, si dovrebbero spostare i grilli in una nuova cassa, separare il frass prodotto nelle ultime ore/giorni dal fondo della box, e procedere con la pulizia della cassa di allevamento. Tutte queste operazioni sono dispendiose in termini di tempo e si traducono spesso in occasioni di stress per i nostri piccoli animali.
Risposta al bisogno 1 tramite l’innovazione in un allevamento di grilli commestibili
Stiamo studiando una cassa disegnata e stampata in 3D in modo tale che, oltre ad una migliore areazione interna e a spazi studiati per ospitare il mangime e l’acqua per i nostri piccoli animali, possa consentire operazioni veloci e frequenti di eliminazione dell’insect frass. Meno tempo i grilli restano a contatto nella cassa con le loro deiezioni, minori saranno le probabilità che si sviluppino batteri o altri microrganismi non graditi. Questa “qualità” microbiologica si riflette nelle analisi sul prodotto finito. Solo un animale allevato con i più alti standard di igiene potrà infatti essere idoneo per la produzione di farine animali ad uso umano.
Bisogno 2: Ridurre la quantità di metalli pesanti nel prodotto finito
Negli allevamenti classici di grilli commestibili si utilizzano i cartoni di uova all’interno delle casse da allevamento.
Alcuni esempi sono riportati nel documento della FAO, così come in recenti pubblicazioni della Wageningen University.
Utilizzando in fila i cartoni di uova si aumenta la superficie di contatto e di conseguenza il numero di grilli per scatola. I cartoni di uova sono da sempre scelti come materiale perché relativamente poco costosi, richiamano una forma a cellette molto gradita ai grilli, consentono ai piccoli animali di salire e muoversi agevolmente senza scivolare – come invece avviene lungo le pareti lisce della cassa in plastica.
Alcune problematiche connesse
Di contro, però, il materiale di cui sono composti facilita l’assorbimento di acqua e umidità dall’ambiente circostante. Se questo avviene, si facilita il proliferare di muffe e batteri, mettendo a rischio la salute dei nostri piccoli animali. Inoltre, i cartoni di uova provengono spesso da carta riciclata: contengono cellulosa, ma anche tracce di inchiostro. Quando questo accade, il piombo contenuto nell’inchiostro potrebbe essere ingerito dai grilli che rosicchiano i cartoni. Sebbene in tracce, questo metallo potrebbe essere presente in tracce nel prodotto finale. Nel caso di grilli destinati all’alimentazione umana, questo pericolo va evitato.
Risposta al bisogno 2 con l’ innovazione nell’ allevamento di Alia Insect Farm
Stiamo lavorando al disegno e alla riproduzione 3D di “cellette” auto impilanti, la cui forma si ispira alle cellette dei cartoni di uova. Il materiale con cui saranno stampate sarà plastico ma abbastanza duro da non poter essere aggredito e quindi ingerito dai voraci grilli. In questo modo dovremmo risolvere il problema dei metalli pesanti nel prodotto finito, ma anche quello delle muffe generate in allevamento a causa dell’assorbimento di umidità da parte dei cartoni.
La scelta del materiale con cui si stampano tuttavia le cellette plastiche può essere diverso. Occorrerà quindi fare varie prove per essere sicuri che il grillo non lo rosicchi. Residui di materie plastiche nel prodotto finito sono rinvenibili tramite analisi chimica della polvere ottenuta.
Un altro aspetto di notevole interesse per questa nostra ricerca sarà la possibilità di non generare materiale di scarto. Infatti ad ogni ciclo i moduli in plastica saranno igienizzati e potranno essere reimpiegati nel ciclo successivo. Allo stesso modo, si ridurranno gli spazi destinati allo stoccaggio di questo materiale di consumo.
Di contro, aumenterà lo spazio da destinare al lavaggio e all’asciugatura delle cellette plastiche.
Le problematiche maggiori riguardano la superficie e la rugosità del materiale, che deve essere idonea a rendere agevole l’arrampicata e l’adesione del grillo. La presa sul materiale è molto importante: è qui che i nostri piccoli animali si aggrappano quando devono effettuare le mute dell’esoscheletro, o quando si accoppiano.
La stampa 3D delle cellette consente di gestire l’angolazione e la dimensione degli spazi, facilitare una migliore areazione e favorire un’ottimale superficie di contatto. I vari parametri sono misurati per definire la giusta densità di grilli nelle casse.
Nella foto riportiamo uno dei primi prototipi.
Di seguito un esempio di uno dei nostri ultimi prototipi. Stiamo ancora lavorando alla conformazione delle cellette, all’inclinazione più utile per consentire l’eliminazione del frass in maniera agevole, la giusta aereazione, la corretta aderenza delle zampe. Anche sul materiale plastico vogliamo migliorare. Al momento abbiamo raggiunto tuttavia un peso idoneo per porre un numero congruo di cellette nelle nostre casse, e abbiamo testato il materiale durante il lavaggio con temperature idonee ad una buona pulizia con calore.
Bisogno 3: Monitorare KPIs per
Come ogni altro allevamento animale, anche in un allevamento di grilli commestibili i diversi KPIs forniscono indicazioni sulla corretta gestione dello stesso.
Alcuni parametri sono: Temperatura, livello di umidità dell’aria, produzione di CO2 o di Metano, alternanza luce- buio etc.
Ne abbiamo presi in considerazione degli altri: il suono, o meglio, la frequenza e l’intensità del canto dei grilli, la velocità di crescita in funzione della temperatura e del contenuto nutrizionale del loro mangime, l’indice di mortalità….
Tutti questi parametri possono generare dati. Questi dati sono fondamentali per poter ottenere informazioni. Se le informazioni sono attendibili e possono essere analizzate, aiuteranno l’allevatore nel prendere decisioni, nell’affinare le modalità di allevamento, nelle analisi previsionali della resa dell’allevamento. L’innovazione è facilitata in questo caso dall’utilizzo di tecnologie IoT applicate all’allevamento di insetti commestibili.
Risposta al bisogno 3 tramite l’innovazione in un allevamento di grilli commestibili
Per poter monitorare i KPIs essi vanno prima di tutto definiti. Parametri come la Temperatura, Umidità relativa dell’aria, quantità e qualità nutrizionale del mangime, peso dei grilli a 30 e 45 giorni, percentuale di mortalità, intensità del loro canto…. Tanti altri possono essere i parametri individuati dagli allevatori di grilli commestibili.
Qualunque siano i parametri, per monitorarli occorrono strumenti di misurazione precisi e connessi.
Per questo motivo in Alia Insect Farm abbiamo intrapreso uno studio dei sensori più adatti a gestire questi parametri negli ambienti di allevamento.
Ma misurare il dato non basta. Il passo successivo è quello dell’analisi del dato. L’innovazione consiste dunque nello scegliere i sensori migliori ai nostri scopi di rilevazione, prevedere gli spazi idonei per posizionare i sensori nelle casse, inviare i dati ad un software specificatamente progettato per analizzare questi dati.
Questo progetto è forse uno dei più complessi per la nostra start up.
Le competenze coinvolte sono diverse. Ci affidiamo alla collaborazione con altre start up innovative per mettere a sistema le competenze di più settori verso un unico obiettivo.
Per Alia Insect Farm l’innovazione nell’allevamento di grilli commestibili è uno dei driver principali per il miglioramento continuo dei processi e della qualità del prodotto finale.