Tra i parametri chiave da monitorare nel nostro lab osservazionale (umidità. livello di CO2 etc) la temperatura degli ambienti e delle casse è uno dei principali fattori da tenere sotto controllo. Nella nostra esperienza, abbiamo notato che il controllo continuo della sola temperatura dell’ambiente in cui sono inserite le casse di allevamento potrebbe portare a valori non coincidenti con quelli della temperatura registrata nella celle. Sensori localizzati nei vari contenitori ci aiutano a capire le reali temperature a cui i grilli crescono.
Le differenze di temperatura sono dovute da vari fattori: il valore cambia quindi in funzione sia della dimensione delle casse all’interno della stanza, sia in base al numero di grilli in esse contenute. Incide anche il numero di cartoni di uova e la modalità di areazione, come per esempio presenza o assenza di coperchio, materiale e spessore delle celle di contenimento, ventilazione forzata etc.
Sempre riguardo alla nostra esperienza, abbiamo visto che sebbene i grilli possano tranquillamente ambientarsi in una stanza a 22-25C°, la temperatura ottimale dovrebbe essere superiore. I parametri potrebbero variare di qualche grado In funzione quindi di come sarà la gestione della stanza in termini di quantità di casse presenti, loro disposizione in verticale, dimensione e areazione delle casse, quantità di cartoni disposti all’interno, etc.
Nel nostro caso, si ritiene di lavorare tra i 27 e i 30°C – rilevazione all’interno della cassa.
Stiamo studiando gli effetti di variazioni di temperatura. Cosa succede se simulassimo una serata all’aperto in cui la temperatura scende lievemente e in maniera naturale? Il grillo trova beneficio, risponde indifferentemente, o la sua crescita è rallentata se la Temperatura non rimane costante nelle 24 ore?