Alia è una start up innovativa agro alimentare che vuole contribuire concretamente alla produzione italiana di proteine alternative da insetto edibile, per il benessere del consumatore e del pianeta.

Gallery

Contatti

Alia Insect Farm srl - sede legale in Via Olmetto 3, 20123 Milano - P.IVA 11326510960

info@aliainsectfarm.it

+39 800-456-478-23

Gli insetti
aree in allevamento di grilli

Progettare un allevamento di insetti

Per progettare un allevamento di insetti si può partire da alcune riflessioni generali, che, tuttavia, sono solo un punto di partenza teorico che, spesso, non trova ausilio pratico in situazioni già esistenti da cui prendere spunto.

In Italia, al momento, non sono molte le realtà zootecniche che operano nell’allevamento degli insetti. Le poche in essere sul territorio nazionale, peraltro, non sono facilmente accessibili e visitabili dagli esterni.

Ma perché tanto riserbo? Sicuramente perché gli allevatori che hanno profuso energie e risorse nella creazione di un allevamento di insetti desiderano proteggere il loro investimento, le loro intuizioni, le soluzioni operative frutto di numerosi tentativi e errori.

Ma è difficile progettare un allevamento di insetti?

No, in linea di principio non è certo più difficile di quanto non sia progettare allevamenti di altri animali.  Più che difficile, direi che è ancora troppo nuovo come settore e come attività. Quindi c’è un pò per tutti ancora molto da sperimentare, molto da imparare, molto da migliorare.

La situazione non è molto diversa in Europa: gli allevamenti più strutturati, quelli che esistono da diversi anni e si sono già avvicinati all’automazione o alla semiautomazione, sono dei mondi blindati in cui è difficilissimo entrare a sbirciare. Le realtà medio piccole, invece, sono vicinissime alle soluzioni che si adottano in Italia.

Inoltre, c’è molta differenza nella struttura degli allevamenti in base alle diverse specie di insetto che si intende allevare.

Eppure esistono delle similitudini, o dei punti fermi che valgono per qualunque tipo di allevamento di insetti.

In una nota recente del Ministero della Salute, – vedi nostro blog precedente – si indicano alcuni di questi requisiti.

Cosa si legge nella nota ministeriale

Nel progettare uno stabilimento per l’allevamento degli insetti, occorre valutare l’ubicazione dello stesso, ivi compresi i confini esterni (ad es. vicinanza a centri abitati, paludi, acquitrini, ecc.) per evitare una potenziale presenza/introduzione di infestanti e/o parassiti.

I locali, le strutture e le attrezzature dello stabilimento dovranno essere idonei per le specie da allevare e appositamente studiati per evitare dispersioni nell’ambiente degli animali durante qualsiasi fase di allevamento.
A seconda delle dimensioni e del sistema di allevamento, devono essere previste aree separate di allevamento e di stoccaggio, nonché individuate le zone di ingresso e di uscita dai locali. Deve essere prevista un’adeguata separazione degli ambienti interni,  di prevenire ed evitare cross contaminazioni.

L’operatore deve predisporre procedure documentali relative alla gestione dell’allevamento, contenenti, tra l’altro, le norme di biosicurezza e le buone pratiche (GMP) con l’identificazione dei punti critici dell’attività. Tali procedure devono essere predisposte prima della richiesta di registrazione dello stabilimento e dell’introduzione di animali nello stesso, previo parere favorevole dell’ASL di competenza.

Progettare gli ambienti di un allevamento di Insetti

Gli insetti devono essere mantenuti in ambienti chiusi (recipienti, contenitori, scatole, gabbie), dove la fornitura di substrato e di aria può essere controllata.

Nel caso in cui nell’allevamento si mantengano gruppi di riproduttori, occorre che siano adottate misure igienico sanitarie adeguate a garantire l’assenza di infestanti nelle camere di riproduzione. E’ fondamentale poter operare rapidamente identificando la potenziale infestazione. La pulizia, detersione e, se del caso disinfezione, dei locali e delle strutture deve essere procedurizzata e applicata per garantire le norme igieniche adeguate.

Controlli ufficiali sugli allevamenti di insetti per uso zootecnico

I controlli ufficiali sul sistema I&R sono effettuati ai sensi dell’art. 14 del d.lgs. 134/2022 e del DM 07.03.2023, allegato 1, cap. 7 ed 8.
Poiché gli insetti sono considerati animali d’allevamento, gli operatori che detengono insetti sono tenuti al rispetto dei requisiti di sanità, inclusi quelli di cui all’articolo 10 (responsabilità per la sanità animale e applicazione delle misure di biosicurezza) del Reg. (UE) 429/2016.
Qualsiasi sospetto di malattia deve essere notificato all’autorità competente tempestivamente e non oltre le 12 ore dal sospetto e, in caso di inadempienza, sono previste sanzioni ai sensi dell’art.23 del d.lgs. 136/2022.

Substrato esausto – materiale di scarto negli allevamenti di insetti

Nella nota Ministeriale citata si legge anche un riferimento al Frass, materiale di scarto prevalentemente costituito dalle deiezioni degli insetti – leggi uno dei nostri blog sul frass dei grilli.

Il reg. (UE) 1925/2021 ha modificato il reg. (UE) 142/2011 introducendo la definizione di Frass come “una miscela di escrementi derivati da insetti d’allevamento, substrato alimentare, parti di insetti. d’allevamento e uova morte, con un contenuto di insetti d’allevamento morti non superiore al 5% in volume e non superiore al 3% in peso.”.
Il substrato esausto (frass), come già specificato sopra, è materiale di categoria 2. La sua commercializzazione è subordinata alle condizioni di cui alle lettere a), b), d) ed e) della sezione 2,  CAPO I, dell’allegato XI del reg. (UE) 142/2011.
Pertanto, gli operatori che vorranno immettere sul mercato il substrato esausto (frass), dovranno ottemperare a quanto previsto dal reg. (UE) 142/2011, e sottoporre il materiale a idoneo trattamento.  In. alternativa, il frass può essere adeguatamente eliminato, secondo quanto previsto dal reg. (CE) 1069/2009, articolo 13, in attesa di ulteriori sviluppi dei regolamenti comunitari sui sottoprodotti.

Invitiamo a consultare, per ulteriori approfondimenti sugli allevamenti di insetti,  anche il documento di IPIFF, scaricabile dal sito ufficiale.

Leave a comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *