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Allevamento di insetti
nutrizione degli insetti

Nutrizione degli insetti e loro composizione

In questo articolo proviamo a descrivere come la nutrizione degli insetti influenzi la loro composizione.

Queste riflessioni sono utili per chi volesse capire meglio come strutturare la dieta degli insetti nel proprio allevamento.

Ricordiamo che, nel caso di insetti allevati a scopo edibile, la normativa di riferimento consente l’utilizzo di mangimi prevalentemente vegetali.

Nel caso di insetti allevati come pet food, le restrizioni sono minori.

Nel documento di IPIFF in questo link sono disponibili a pag 16 alcuni schemi riassuntivi sulle tipologie di alimenti che possono entrare nella dieta degli insetti. Essi rientrano infatti, a tutti gli effetti, nella definizione di animali da allevamento secondo il Regolamento 1069/2009, art 3.

La nutrizione degli insetti influenza la loro composizione

Sono stati condotti diversi studi per cercare di capire come la nutrizione degli insetti possa influenzare la loro composizione finale. Certamente, ad oggi si ha più consapevolezza e conoscenza di come la scelta di un mangime possa modificare la carne di animali da reddito come bovini, suini, pollame. Relativamente poco si sa invece sugli insetti, essendo questo un ambito in cui solo recentemente si è acceso maggiore interesse.

La specie che è stata studiata su un numero maggiore di substrati è H. illucens. Gli autori che hanno maggiormente studiato il grillo della specie Acheta domesticus sono invece Makkar (2014) e Finke (2015).

Cosa sappiamo sui grassi

La letteratura ci dice che il grillo del focolare, Acheta domesticus, è in grado di sintetizzare l’acido linoleico C18:2, un acido grasso essenziale che noi uomini non possiamo sintetizzare de-novo. Pertanto, per noi, è fondamentale introdurre il linoleico tramite la dieta. In questo link una serie di alimenti con relative quantità medie di C18:2 in essi contenute.

In generale, gli insetti sono in grado di sintetizzare grassi insaturi o monoinsaturi. Maggiore è il contenuto di carboidrati  come amidi o zuccheri(non fibre) nella loro dieta, maggiore sarà la percentuale di grasso contenuta nella biomassa degli insetti.

Patata per piccoli grilli
La patata nutre con amido e acqua i piccoli grilli

In allevamenti amatoriali o osservazionali di Acheta domesticus è facile che venga usato come substrato per grilli giovani patata, zucca, arancia, carota etc. Questi alimenti freschi non sono tra i più indicati in condizioni di allevamenti intensivi in quanto i prodotti freschi contengono molta acqua, gradita sì ai grilli, ma anche, purtroppo, a muffe e batteri. Occorre prestare grande attenzione e non lasciare questi alimenti nelle vasche di allevamento per oltre 24 ore.

carote in allevamento grilli
Le carote forniscono micronutrienti, zuccheri e acqua ai piccoli grilli

 

 

Guarda alcune foto del nostro allevamento lab.

 

 

 

 

 

Gli studi scientifici sono concordi nel ritenere che, nel caso della BSF, l’acido grasso maggiormente presente nel suo tessuto sia il laurico (C12:0). Diete contenenti omega 3 porterebbero ad un aumento di questi grassi che tuttavia risulta poco conveniente. Infatti buona parte di questi grassi insaturi  verrebbero riconvertiti in laurico.

Uno studio del 2017 (Dreassi et al) ha identificato per la specie della T. molitor la capacità di sintetizzare de novo anche acido linolenico, un altro acido grasso essenziale polinsaturo.

Conclusioni sulla nutrizione degli insetti

Per un allevamento di insetti è molto importante studiare la migliore nutrizione degli insetti. Questo non solo per garantire il rispetto delle rigide normative di riferimento, ma anche perché in base all’alimentazione scelta l’allevatore potrà migliorare la composizione finale della carne prodotta.

Più o meno in tutti gli insetti, con la dovuta differenza tra le varie specie, la quantità di proteine e di chitina non è particolarmente influenzata dalla dieta.

Invece, il la quantità e la qualità del grasso è determinata dal substrato,

Ancora poco sappiamo sull’influenza della dieta sul contenuto finale delle vitamine nella biomassa degli insetti.

Per quanto riguarda i metalli, invece, a seconda delle varie specie, essi vengono accumulati e regolati diversamente.

Per questi motivi, gli allevamenti intensivi devono essere impostati tenendo conto di queste valutazioni, perché, come in tutti gli altri animali da allevamento, anche la nutrizione degli insetti influenza la loro composizione finale.

 

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