Una nuova pubblicazione scientifica sulla polvere atomizzata di grillo Acheta domesticus riporta  i risultati ottenuti applicando diverse metodologie analitiche.

Cosa riporta la pubblicazione scientifica sulla polvere atomizzata:

Nella pubblicazione scientifica sulla polvere atomizzata di Acheta domesticus i ricercatori hanno applicato un approccio multimetodologico basato  NMR, FT-ICR MS e GC-MS. Il protocollo analitico applicato, proposto per la prima volta nello studio di un insetto commestibile, ha permesso di identificare e quantificare composti non precedentemente riportati nei grilli. In particolare si riporta la presenza idrocarburi metil-ramificati, precedentemente identificati in altri insetti, ed ad altri composti.

Le analisi hanno quantificato anche amminoacidi, acidi organici e acidi grassi. La migliore conoscenza del profilo chimico di questo novel food apre nuovi orizzonti sia per l’utilizzo dei grilli come ingrediente alimentare sia per l’utilizzo degli estratti per la produzione di nuove formulazioni.

Valenze nutrizionali della polvere atomizzata riportate dalla pubblicazione scientifica

Le analisi condotte sulla polvere atomizzata di Acheta domesticus utilizzando l’ NMR hanno evidenziato la presenza di tutti gli aminoacidi essenziali nel Novel Food. Alanina e Prolina sono stati identificati come gli a.a. presenti in maggiore quantità, mentre la metionina come l’aminoacido presente in minore quantità. La quantificazione effettuata tramite NMR, a differenza di altre determinazioni analitiche degli amminoacidi dopo processo di idrolisi proteica, riporta il dato amminoacidi liberi naturalmente presenti nella matrice.

Lo studio conferma anche la presenza di acidi organici, grassi polinsaturi, omega 3 e omega 6,

Altri aspetti nutrizionali, riportati da un precedente studio effettuato sulla polvere di grillo atomizzata, sono riportati in questo blog. 

Conclusioni

La migliore conoscenza del profilo chimico di questo novel food apre nuovi orizzonti di studio per l’utilizzo dei grilli come ingrediente alimentare.

Per la prima volta lo studio identifica su questa specie di insetto alcuni composti quali formiato, citrullina, terpeni e idrocarburi ramificati. Lo studio consentirà nuove riflessioni su questo novel food, sulle modalità di allevamento dell’animale, sulla tipologia di mangime utilizzata,  sul tipo di processo di trasformazione.

L’approccio a catena corta del farm to fork sarà utile in futuro per controllare sempre con maggiore accuratezza ogni passaggio nella filiera di produzione, garantendo sempre di più la qualità e la sicurezza per il consumatore.