Alia è una start up innovativa agro alimentare che vuole contribuire concretamente alla produzione italiana di proteine alternative da insetto edibile, per il benessere del consumatore e del pianeta.

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Gli insetti

Cambiamento Climatico

Macroeconomia e cambiamento climatico

Il cambiamento climatico è uno dei temi ormai introdotto anche in macroeconomia. Ma perché il climate change interessa gli economisti? Perché le emissioni che generiamo hanno una influenza diretta sulla temperatura del pianeta. Quest’ultima, ha poi un diretto impatto sui nostri processi, con dirette conseguenze in tutti gli ambiti economici, oltre che sociali.

I climatologi da decenni ci hanno spiegato come le concentrazioni di gas serra determinino l’innalzamento della temperatura sul pianeta. Ma quante emissioni generiamo? quali sono le attività economiche che più incidono su questo meccanismo? Tutti i servizi, tutte le filiere, hanno bisogno di energia per funzionare. Tutti i settori, in modo diverso, concorrono alla generazione di gas serra. L’innovazione è una delle leve a disposizione per ogni settore e filiera per modificare in meglio la quantità di emissioni legate all’energia necessaria per le diverse attività.

Cosa succede al sistema economico se aumenta la temperatura?

La società umana e il sistema economico sono fortemente influenzati dalla temperatura del pianeta. Questa vale per tanti settori, primo fra tutti quello agricolo. Esiste una temperatura ottimale per il pianeta. Quando ci si discosta da questa temperatura, il sistema entra  in crisi. Ha dunque anche un senso economico risolvere il problema del cambiamento climatico. Non è possibile quantificare  con precisione ,in termini economici, tutti i danni derivanti dall’aumento della temperatura. Pensiamo solo al danno della biodiversità (piante e animali) persa a causa delle temperature elevate. Le energie rinnovabili, la decarbonizzazione dei trasporti, la riduzione di emissioni dagli impianti industriali e agricoli sono obiettivi fondamentali tenuti in considerazione da tutti i paesi che non negano l’incidenza del cambiamento climatico sulle economie dei loro paesi. In Europa questa ambiziosa politica si chiama Green Deal.

Green Deal

La politica del Green Deal determina obiettivi sfidanti in tutti i settori. In agricoltura, alcuni di essi sono: -50% fitofarmaci, -20% fertilizzanti, -50% antibiotici, fino al 25% delle superfici a bio, 10% di aree agricole da destinarsi a infrastrutture verdi. A ciò si aggiunge il 30% di aree protette e il 10% delle superfici agricole da convertire in aree a forte grado di biodiversità. L’approccio a cui si aspira è quello di “one health“, ossia salute umana, animale e ambientale.

Produrre CO2 da immettere in atmosfera sarà sempre più controproducente per le imprese e per i paesi in cui queste operano.  Alcuni strumenti messi in campo sono  ad esempio i crediti di carbonio, scambiabili su specifici mercati come delle azioni. L’idea è quella che chi inquina di più sia spinto a migliorare i suoi processi verso pratiche e tecnologie meno impattanti dal punto di vista ambientale. La carbon neutrality diventa così un elemento da valorizzare, ad esempio in termini di comunicazione al consumatore. In questo modo si crea un mercato locale, simile a quello europeo degli Ets (Emission trading system), che incentiva pratiche virtuose.

I crediti di carbonio in agricoltura

In agricoltura si gioca su due fronti: se da un lato gli allevamenti intensivi sono additati come i grandi produttori di CO2 nel settore, le colture e le biomasse vegetali prodotte in agricoltura sottraggono CO2 dall’atmosfera.

Se è vero che a livello nazionale i ruminanti contribuiscono al 76% delle emissioni di gas serra, l’indotto agricolo ad essi collegati concorre a  ridurre i gas nocivi in atmosfera. Inoltre diete migliorate per i ruminanti e più attenta gestione delle deiezioni sono leve utilizzabili per il contenimento di questo problema.

Gli allevatori sono invitati a migliorare le pratiche di produzione, e non solo eliminando quanto meno salutare per il sistema, ma anche cercando soluzioni alternative di produzione. In questa ottica si introduce il tema delle proteine alternative animali, come per esempio quelle fornite dagli insetti edibili.

A parità di valore biologico delle proteine fornite dalla carne degli insetti edibili, essi sono producono meno CO2 di qualunque altro animale da allevamento intensivo. Si propongono quindi come una soluzione da tenere in considerazione per trovare nuove soluzioni nel ripensare sistemi alimentari più sostenibili.

Covid e cambiamento climatico

Il Covid ci ha dimostrato che, fermando il mondo nostro malgrado, le emissioni sono diminuite. Usciti dalla pandemia, esse riprenderanno a pieno ritmo se non saremo in grado di mettere in pratica alcuni degli insegnamenti dei lockdown. Abbiamo imparato che possiamo svolgere alcuni lavori senza bisogno di tanta mobilità, abbiamo imparato che sappiamo camminare e non abbiamo sempre bisogno della macchina per spostarci, abbiamo imparato che possiamo tutti noi fare a meno di tante cose inutili.

 

Comment (1)

  1. C02 e cambiamento climatico » Alia Insect Farm
    09/04/2022

    […] CO2 è uno dei gas serra incriminati per influire negativamente sul cambiamento climatico.La principale fonte di emissione di CO2 è rappresentata dalla respirazione degli organismi viventi […]

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