Il frass degli insetti è una miscela di escrementi, residui ed esuvie derivanti da un allevamento. Più nel dettaglio può comprendere il substrato di alimentazione, parti degli insetti allevati, uova non vitali e un contenuto di insetti morti non superiore al 5% del volume e non superiore al 3% del peso.

Il frass d’insetto, da un punto di vista regolatorio, è trattato dal Regolamento (UE) 2021/1925,  che modifica alcuni allegati del regolamento (UE) n. 142/2011.

L’uso del frass degli insetti come fertilizzante

Negli ultimi anni si è osservato un suo utilizzo come fertilizzante per migliorare la salute delle piante e facilitarne la loro crescita grazie alla sua composizione, che risulta costituita da:

– macronutrienti: sono i più necessari in quanto vengono assorbiti in grande quantità, e il frass ha un contento di NPK (Azoto, Fosforo e Potassio).
– micronutrienti: sono quei nutrienti che risultano necessari alla pianta anche se assorbiti in quantità minori rispetto ai precedenti, e il frass ne risulta ricco.
– chitina: il frass è ricco di chitina (N-acetilglucosammina), un polisaccaride che deriva dagli esoscheletri delle mute che gli insetti effettuano durante il ciclo di crescita.  Risulta un substrato favorevole allo sviluppo di batteri benefici nel suolo.
– sostanza organica:  il frass contiene una rilevante frazione di sostanza organica,  ottimale per migliorare le proprietà fisiche (minore compattazione del suolo e migliore struttura) e chimiche (la sostanza organica rappresenta un pool di nutrienti che verranno ceduti gradualmente al suolo).

Proprietà del frass degli insetti come fertilizzante

Data la sua composizione, il frass è un ottimo fertilizzante secondo più aspetti. Vediamo uno schema grafico del frass di grilli.

1) addizione al terreno dei prodotti di scarto della filiera di allevamento di grilli, i quali vanno a costituire il frass (esuvie + escrementi). 2) miglioramento delle proprietà chimiche tramite l’addizione di nutrienti. 3) miglioramento delle proprietà fisiche e della struttura del suolo. 4) effetto biostimolante della microflora del suolo, come i batteri o altri microrganismi.

La fertilizzazione è il termine generale per intendere l’insieme delle pratiche che vanno a migliorare le caratteristiche fisiche e chimiche del suolo.
Più precisamente, possiamo definire il frass come:
concime: data la sua ricca composizione sia in macronutrienti che micronutrienti, l’aggiunta di frass aumenta il loro contento nel suolo, favorendone la disponibilità per le piante.

ammendante: soprattuto per la presenza di sostanza organica, il frass va a migliorare le proprietà fisiche del suolo, contribuendo alla  formazione di macro aggregati. Ciò consente una buona struttura del terreno, ossia una buona ripartizione tra frazione solida, liquida e gassosa. Questa proprietà risulta particolarmente utile in terreni a composizione prevalentemente argillosa, nei quali sono frequenti fenomeni di compattazione.

biostimolante: grazie alla presenza di chitina e di altre biomolecole nella frazione organica, l’aggiunta di frass stimola la crescita di batteri favorevoli allo sviluppo delle piante. Infatti l’attività microbica del suolo risulta migliorata, con conseguente mineralizzazione degli elementi nutritivi. Questo consente una migliore assimilazione da parte delle piante.

Simone Carnio, UniUD