Il canto del grillo non passa inosservato. Nella canzone sei forte papà, 1976, Morandi cantava “Il grillo chiacchierone che chiasso che fa!”

Il suo verso è tutt’altro che fastidioso o invadente. Piuttosto fa da sottofondo, dopo un pò che lo si ascolta l’orecchio si abitua e non lo nota più. Il grillo allieta con la melodia del suo frinire le calde giornate primaverili ed estive.

Questo musicista misterioso, nascosto tra l’erba, è in realtà impegnato nei suoi concerti non solo per semplice diletto delle nostre orecchie. Il grillo maschio si esibisce in due tipi di canto, uno più potente e uno più debole, con lo scopo di marcare il territorio e segnalare la sua presenza alle femmine poco prima dell’accoppiamento. Il suo strumento non sono le corde vocali, ma le elitre.  Il grillo sfrega una specie di creste presenti su un’ala, come fossero un plettro, contro un raschietto sulla fascia opposta. E’ così che emette il tipico frinio.

Il grillo non può usare le sue ali per volare perché  sclerificate, infatti è capace solo di camminare e saltare. Ma proprio per come esse sono conformate, il grillo si comporta come un violinista che passa con destrezza l’archetto di un violino sul bordo dell’altra ala. Per essere meglio udito dalla femmina, il grillo canterino solleva le ali, che fungono da megafono.

Il canto e l’accoppiamento

La frequenza del suono è un indicatore affidabile della dimensione del grillo maschio, così che la femmina possa capire quanto è grande il suo corteggiatore semplicemente ascoltando il tono della canzone.

Solo il maschio frinisce emettendo il classico cri-cri che può essere udito fino a 100 metri di distanza. La femmina, richiamata dal canto del maschio, gli si avvicina . Durante il corteggiamento il maschio modula l’intensità del frinio per ottenere dei suoni più sommessi, esibendosi in una melodia armoniosa che favorisce il vero e proprio accoppiamento.

Non tutti le specie di grillo friniscono allo stesso modo. Il grillo campestre o di montagna pare abbia un suono meno monotono del grillo così detto del focolare, a cui forse si è ispirato Collodi nel personaggio del grillo parlante di Pinocchio, connotato dall’essere per il burattino un moralista tanto noioso quanto capace di indurlo a riflessioni importanti sul suo modo di comportarsi.

Il grillo da compagnia

Fin dall’antichità questo insetto è ben visto dall’uomo, e il suo canto è considerato presagio di buona fortuna. In Cina e in Giappone i grilli sono stati allevati per millenni nelle case con lo scopo di deliziare le famiglie con il loro dolce frinire. Per aumentare l’intensità del tono del canto, le gabbie più pregiate venivano ricoperte all’interno da una malta speciale, arricchite con disegni e con vere e proprie suppellettili interne, come dei piattini in ceramica in cui si disponeva il cibo e l’acqua necessaria al sostentamento del piccolo animale domestico.

Le concubine imperiali usavano minuscole gabbiette d’oro come domicilio per i loro preziosi grilli da compagnia. Poeti del tempo immaginavano le fanciulle tenere accanto al cuscino nella notte silenziosa questi piccoli animali per essere consolate dalla malinconia e la solitudine proprio di una giovane donna, consapevole di essere una presenza invisibile tra tante altre fanciulle, sue rivali agli occhi di un solo uomo.

“In queste infinite notti senza amore io sono importante almeno per lui, almeno per il mio grillo. E lui canta tutta la notte solo per me”.

Il grillo porta fortuna

In agricoltura il frinio del grillo annuncia il cambiamento delle stagioni. Per la sua capacità di deporre molte uova è anche simbolo di prosperità.

In alcuni paesi intorno a questo insetto si sono tramandate alcune credenze scaramantiche, un po’ come per noi il presagio di fortuna quando una coccinella si posa sulle nostre mani. In Cina, qualcuno ancora esprime un desiderio quando incontra un grillo in campagna. In Brasile, trovare un grillo è presagio di buona fortuna, ma solo se di colore verde. Alle Barbados, uccidere un grillo può essere causa una grave perdita economica.

Il canto del grillo è rilassante

Oggi, chi volesse conciliare il sonno o una pratica rilassante può rivolgersi ad Alexa o Amazon ed acquistare il canto del grillo. Su Amazon si legge che il canto del Grillo aiuti ad addormentarsi, a tranquillizzarsi e a concentrarsi.  E’ merito, sembrerebbe, delle sue frequenze e dei suoni particolarmente evocativi di una quiete campestre. Sarà davvero un buon metodo per dormire meglio, concentrarsi, studiare, rilassarsi rapidamente, meditare in modo più efficace e far addormentare i bambini più velocemente?

Non è difficile fare una prova:  si cerca “Verso del Grillo” nell’app mobile di Alexa o su Amazon.it  Compariranno diverse opzioni di suoni rilassanti da ascoltare, facendo finta di essere immersi nella natura.

Nel 1992 Jim Wilson ha catturato il canto dei grilli nel suo giardino e ha rallentato di circa 280 la registrazione, sovrapponendola al suono originale. Il risultato è strabiliante. Che sia un fake o sia un risultato veritiero, ascoltarlo è come ascoltare un coro di voci bianche. Ne vale la pena!

Ascolta “God’s Chorus of Crickets”

Ascolta il Canto Del Grillo di Alia Insect Farm: