Gli insetti edibili nello spazio
Il cibo del futuro
Abbiamo letto come gli insetti siano considerati cibo del futuro perchè considerati un’ottima fonte di proteine animali alternative. E’ da poco apparso on line un articolo in cui ci si interroga se gli insetti edibili possano essere, in futuro, una fonte di cibo utile non solo sulla terra.
Gli scienziati sono sempre alla ricerca di cibo appetitoso e nutriente per gli astronauti duranti i voli spaziali o la permanenza nelle colonie spaziali. Si cercano soluzioni alimentari facendo i conti con il poco spazio disponibile nei sistemi chiusi spaziali.
Gli insetti edibili, grazie alle loro caratteristiche nutrizionali e alla densità proteica delle farine da essi ricavati, sembrano essere una scelta ovvia.
Come dovrebbe essere il cibo nello spazio
Lo spazio disponibile per lo stoccaggio dei materiali di vario genere in una stazione spaziale o in una navicella è limitato. Pertanto il cibo dovrebbe essere molto nutriente e in qualche modo “concentrato“. Non c’è disponibilità infinita di acqua, che pesa e ingombra. Coltivare ortaggi e verdure in idroponico potrebbe essere un modo per garantire cibo “fresco” agli astronauti, ma certamente non sarà possibile allevare animali di grandi dimensioni. Gli insetti edibili hanno un ciclo di vita relativamente corto, consentono di ricavare da spazi relativamente ristretti una buona quantità di massa edibile, e sono super efficienti nella conversione di mangime, producendo pochi scarti.
La fantascienza prepara il futuro, anche del cibo
La fantascienza ha da sempre anticipato il risultato di risultati scientifici e tecnologici che hanno anticipato cambiamenti epocali nella vita di tutti i giorni. Ha guidato nuove intuizioni, superando le barriere tradizionali e aprendo nuove frontiere. La ricerca tecnologica applicata alle missioni spaziali ci ha regalato oggetti che oggi sono parte integrante della vita quotidiana di molti di noi. Alcuni esempi sono il materiale memory foam dei nostri materassi, nato dalla ricerca NASA per proteggere dagli urti nello spazio, o le video camere digitali, o le lenti antigraffio degli occhiali…. La lista di oggetti è lunga e interessante. E per quanto riguarda il cibo? Come sarà gestito l’approviggionamento alimentare nei sistemi spaziali? Quali alimenti potranno garantire l’adeguatezza nutrizionale ed energetica? Non solo compresse e pillole di vitamine si spera, ma una risposta, per ora non è stata ancora data!
Come dovrebbero essere gli insetti edibili che porteremo nello spazio?
La specie ideale dovrebbe avere un ciclo di vita breve, facilmente riproducibile, presentare un ottimo indice di conversione mangime biomassa, essere resistente a batteri e virus. Dovrebbe poter essere allevato ad alta densità, essere di ottimo sapore, altamente nutritivo. Ma soprattutto deve essere una fonte alimentare sana e sicura.
Mentre ci prepariamo a sfuggire ai confini del nostro pianeta natale per colonizzare altri corpi celesti o semplicemente per viaggiare e vivere nello spazio, dobbiamo renderci conto che, in un modo o nell’altro avremo bisogno di mangiare. E, a meno che non ci adattiamo o mutiamo in modo piuttosto drammatico, il nostro cibo dovrà essere sano, nutriente ed essere prodotto in un ecosistema sostenibile. In tali condizioni, gli insetti potrebbero benissimo rappresentare una componente significativa della nostra dieta.
Evidentemente, vivere nello spazio richiederà uno spirito di adattamento molto importante, e dovremo cambiare le nostre abitudini alimentari. Si apriranno infinite opportunità di innovazione, compreso lo sviluppo di specialità culinarie a base di alimenti alternativi e quindi certamente gli insetti commestibili troveranno un ruolo importante da coprire. Del resto, già oggi, li consideriamo un cibo de futuro!